In questa seconda parte della miniserie dedicata alle fallacie analizzeremo le peggiori/migliori (dipende dai punti di vista) tecniche argomentative.
Ti ricordiamo che per fallacie intendiamo quelle argomentazioni solo apparentemente valide, ma che in realtà sono logicamente viziate e quindi ingannevoli.

Solita premessa prima di iniziare: in letteratura esistono diverse classificazioni, definizioni e schemi delle fallacie, di seguito seguiremo un percorso alquanto personale.

Iniziamo!

D) Come spostare il focus

L’argomentazione del tuo avversario è troppo forte? Perché non spostare l’attenzione su qualcosa di più attaccabile.

  • 9. L’argomento fantoccio

Consiste nel rappresentare scorrettamente l’argomentazione dell’avversario: esagerandola, travisandola, in modo da spostare il focus dall’argomentazione reale proposta ad un’argomentazione fittizia, con lo scopo di confutarla più facilmente.

Schema.

  1. Tizio afferma X.
  2. Caio ricostruisce una correlazione del tipo: X = Y.
  3. Caio critica Y invece di X.
  4. Tizio si ritrova costretto a dover difendere due posizioni anziché una.

Vantaggio: Caio riesce a criticare l’affermazione di Tizio spostando l’attenzione su Y (argomento fantoccio)
Errore: Le tesi X e Y sono indipendenti.
Contro-risposta: Tizio deve puntualizzare l’indipendenza delle due affermazioni. X è uguale a X e Y non rileva.

  • 10. Cum hoc ergo propter hoc – Post hoc ergo propter hoc

Consiste nel sostenere che una relazione tra due eventi – reale o percepita – sia necessariamente di tipo causale.
Si realizza presentando due eventi accaduti nello stesso frangente di tempo (Cum hoc ergo propter hoc) o in sequenza (Post hoc ergo propter hoc) come se fossero necessariamente l’una la causa dell’altra, mentre in realtà potrebbe essere una semplice una coincidenza.

Schema.

  1. Tizio afferma X.
  2. Caio ricostruisce una correlazione del tipo:
    • Cum hoc: se si realizzano i fenomeni X e Y insieme, allora essi sono correlati.
    • Post hoc: se si realizza il fenomeno Y dopo il fenomeno X, allora essi sono correlati.
  3. Caio critica il fenomeno X in quanto si presenta insieme o dopo Y.
  4. Tizio si ritrova costretto a dover difendere effetti correlati estranei alla sua affermazione.

Vantaggio: Caio riesce a creare una correlazione tra due fenomeni spostando l’attenzione sul fenomeno Y
Errore: X e Y non sono necessariamente correlati. Relazione =/= Causalità.
Contro-risposta: Tizio deve confutare il presunto rapporto di causa – effetto tra i due fenomeni.

  • 11. Terreno sdrucciolevole

Consiste nel sostenere che se avviene l’ipotesi X, allora di conseguenza accadrà anche l’ipotesi Z: quindi l’ipotesi A non deve verificarsi. Con questo meccanismo non si discute della bontà dell’ipotesi A, ma si sposta il focus su una sua conseguenza estrema e soprattutto ipotetica.

Schema.

  1. Tizio afferma l’evento X.
  2. Caio ricostruisce una correlazione causa – effetto del tipo:
    • se accadrà l’evento X allora succederà l’evento Z.
  3. Caio sposta l’attenzione sull’evento conseguenziale.
  4. Tizio si ritrova a discutere di pure congetture.

Vantaggio: Caio riesce a criticare l’affermazione di Tizio spostando l’attenzione sull’evento Z presentato come sicura conseguenza
Errore: X e Z sono eventi indipendenti.
Contro-risposta: Smentire la regola sui cui Caio basa la correlazione. X non porta a Z. Anzi X porta a Y.

  • 12. Il falso dilemma, bianco o nero

Consiste nel presentare come possibili solo ed esclusivamente due alternative, escludendo qualsiasi altre strada.

Schema.

  1. Tizio afferma X.
  2. Caio presenta le due possibili alternative Y e Z.
  3. Caio circoscrive l’argomento in modo fuorviante.
  4. Tizio si ritrova costretto a dover riampliare il ventaglio di possibilità prima di poter sostenere la sua tesi.

Vantaggio: Caio riesce a limitare l’ambito di discussione.
Errore: In realtà Y e Z non sono le uniche alternative possibili.
Contro-risposta: Tizio deve evidenziare tutte le possibili variabili e le conseguenti possibilità oltre quelle presentate.

E) Come confondere

Nel dubbio, quando non si sa più che carte usare, confondi il piano di gioco.

  • 14. Aneddotica

Consiste nel citare un aneddoto o un esempio personale isolato per confutare una tesi e soprattutto per indebolire le statistiche.

Schema.

  1. Tizio afferma la statistica X.
  2. Caio sostiene che ha personalmente assistito a Y e che quindi X non conta

Vantaggio: è più facile convincere per il tramite di una testimonianza diretta invece che con dati complessi ed astratti.
Errore: Le misure scientifiche quantitative sono nella quasi totalità dei casi più accurate delle percezioni personali e delle esperienze.
Contro-risposta: Difficile.

  • 13 Composizione e divisione

Consiste nel ritenere che ciò che è valido per una parte sia valido per il tutto (composizione) o che viceversa ciò che è valido per un intero sia valido anche per le sue componenti (divisione).

Schema.

  1. Tizio afferma un 1/3 = X.
  2. Caio sostiene che allora anche il restante 2/3 è uguale a X.

Vantaggio: Caio elimina le complessità dell’insieme / gruppo e semplifica le conseguenze.
Errore: Le caratteristiche di un elemento di un insieme non necessariamente sono dell’intero insieme e viceversa.
Contro-risposta: Far notare come la qualità complessiva di un insieme non è data solo dalla qualità dei singoli elementi.

  • 15. Domande accusatorie

Consiste nel fare una domanda che contiene un’affermazione, in modo che l’intervistato non possa rispondere con un semplice “sì / no”, ma debba necessariamente contestare la domanda e apparire così sulla difensiva o addirittura colpevole.

Schema.

  1. Tizio afferma X.
  2. Caio pone una domanda sotto forma di accusa indiretta del tipo:
    • affermazione con una valutazione negativa + assunta per vera + domanda collegata.
  3. Tizio rischia che qualsiasi risposta dia appaia come colpevole o sulla difensiva.

Vantaggio: Caio riesce facilmente a mette alle strette o sulla difensiva l’avversario.
Errore: l’assunzione negativa è data per scontata e non provata.
Contro-risposta: Difficile.

  • 16. Equivoco o anfibolia

Consiste nell’usare termini dal doppio significato o costruzioni sintattiche ambigue per mascherare la realtà o indurre una verità distorta.

Schema.

  1. Tizio afferma X.
  2. Caio sostiene Y (con significato Y1 e Y2).
  3. Tizio confuta Y1
  4. Caio conferma ex post che intendeva Y2 e non Y1.

Vantaggio: Una volta messi alle strette si può rimarcare di non aver tecnicamente mentito.
Errore: è intrinsecamente ingannevole.
Contro-risposta: […]

Questo secondo breve excursus tra alcune delle fallacie più conosciute non finisce qui, nel prossimo articolo ne vedremo di nuove.

A presto.

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