In questo articolo vogliamo condividere con te una formula didattica – professionale per richiedere la rimessione in termini.
1. Inquadramento normativo
L’artt. 153 – 294 c.p.c. prevedono che:
2. Natura e ambito applicativo
Qualora una parte sia incorsa in una decadenza processuale, per l’inutile decorso di un termine perentorio, ad essa non imputabile, quest’ultima, in base al terzo comma dell’art. 153 c.p.c., potrà essere rimessa in termini, in qualsiasi stato e grado del giudizio. Ed infatti, a seguito dell’istanza di rimessione, il giudice provvede ex art. 294, 2° comma, c.p.c. e, se ritiene verosimili i fatti allegati, ammette la prova dell’impedimento e dispone la rimessione suddetta. In tal modo sarà possibile dimostrare l’eseguità del termine per impugnare dal momento dell’effettiva conoscenza, successiva alla notificazione della sentenza, della nuova situazione processuale, cui porre rimedio (Cass. civ., Sez. Unite, 08/02/2010, n. 2714)
3. Schema
Dall’analisi della normativa e della giurisprudenza richiamata possiamo schematizzare come segue:
4. Formula
Vogliamo offrire un modello quanto più chiaro e semplice possibile, che permetta di evidenziare tutti i contenuti essenziali dell’atto [con in più qualche piccola indicazione pratica sulla redazione].
Quindi, oltre a personalizzare il modello al tuo caso di specie, sentiti libero di modificarne lo stile, il tono e la forma.
Questa è solo una possibile “struttura”, con un intento didattico e professionale, tutto il resto spetta a te!
Mi auguro che questo post ti sia utile e ti ricordo che ogni articolo – grazie anche alla collaborazione dei lettori – viene costantemente aggiornato e approfondito nel tempo al fine di offrire una guida quanto più completa ed esaustiva possibile.

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