Le tracce estratte – 2023

n.1 – Atto di Civile

Tizio riferisce di essere conduttore di un immobile destinato a uso diverso dall’abitazione, in particolare destinato a sede della sua azienda di autorimessa. A causa del rigurgito di liquami da uno dei tombini presenti sul pavimento del locale, questo si è interamente allagato due mesi prima. A seguito di sopralluogo dei Vigili del Fuoco, l’immobile è stato dichiarato inagibile fino al totale ripristino delle condutture, ancora non consegnato.

Tizio ha appena ricevuto dal locatore la notifica dell’intimazione di sfratto per morosità, in ragione del mancato pagamento delle ultime due mensilità del canone.

La controparte intimante ha anche invocato la clausola “solve et repete” (art. 1462 c.c.).

Tizio è interessato a tenere in vita il contratto di locazione e a non dover sopportare il pagamento del canone a fronte dell’inattività della sua azienda; vuole altresì essere sollevato da tutte le ulteriori conseguenze pregiudizievoli derivate dall’evento.

Il candidato rediga la comparsa di costituzione e risposta per la parte intimata, valutando altresì l’esperibilità di azione riconvenzionale nei confronti dell’intimante e dei terzi.

n.2 – Atto di Penale

Tizio viene raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, in quanto indagato in ordine al delitto di favoreggiamento personale aggravato, (Art. 378 co.2 c.p.), perché nella qualità di primario ortopedico presso un ospedale pubblico di Napoli, aveva gratuitamente e riservatamente assistito in tale struttura un pericoloso e celebre capo di una cosca camorristica latitante, la cui identità e situazione giuridica universalmente nota, era a sua conoscenza.

Dalle indagini svolte era risultato, altresì, che Tizio non aveva effettuato alcuna annotazione della visita nei documenti ospedalieri.

Il candidato, assunte le vesti del difensore del sanitario indagato, rediga l’atto stimato opportuno soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese al caso in esame.

n.3 – Atto di Amministrativo

Nei confronti dalla Alpha s.r.l., operativa nel campo dell’edilizia pubblica e privata, le cui quote sono possedute interamente, in pari misura, dai fratelli Tizio e Caio, viene rilasciata un’informazione interdittiva antimafia per rischio di infiltrazione mafiosa, in data 10.06.2023, dalla Prefettura Palermo, ai sensi degli artt. 91 ss. d.lgs. n. 159/2011 e dell’art. 10 d.P.R. n. 252/1998.
Premesso che la misura interdittiva si fonda sui seguenti elementi indiziari:
adozione di precedente informazione del 20.05.2016, a sua volta basata sulla misura inibitoria del divieto di esercitare attività imprenditoriale applicata ai fratelli Tizio e Caio nell’ambito dell’operazione antimafia denominata Omega; sentenza di proscioglimento del Tribunale di Termini Imerese dei fratelli Tizio e Caio per il reato di cui all’art. 416-bis c.p., passata in giudicato, e sentenza di proscioglimento del G.u.p. presso il Tribunale di Palermo in favore degli stessi per intervenuta prescrizione per i reati di cui agli artt. 110 e 353 c.p., le quali tuttavia evidenziavano la probabile esposizione a influenze illecite della malavita organizzata; sequestro preventivo della società e dei beni aziendali nell’ambito dell’operazione Omega, poi revocato.

Il candidato, assumendo le vesti di legale della compagine sociale, predisponga l’atto stimato opportuno per tutelare la propria assistita.

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