In questo articolo troverai un breve Vademecum per notificare in tutta tranquillità i tuoi primi atti di citazione.

In particolare, vedremo come effettuare una notifica per il tramite dall’ufficiale giudiziario per la consegna di una copia cartacea dell’atto:

  • in mani proprie ex art. 138 c.p.c.
  • a mezzo del servizio postale ex art. 149 c.p.c.

1) La fase preparatoria |la stampa e la collazione dei documenti

Dopo aver redatto l’atto di citazione in modo corretto dovremo seguire uno specifico iter.
Ecco i singoli passaggi da effettuare.

1.1) Il file originale dell’atto | Quante copie effettuare?

Partendo dal file di testo (Word / Txt) dovremo effettuare alcune stampe e precisamente:

  • Una copia “in originale” da firmare e a cui allegare la procura alle liti.
    Questa copia tornerà a noi dopo la notificazione e sarà inserita nel nostro fascicolo di parte;

  • Altrettante n. “copie per notifica” per quanti sono i destinatari.
    Queste copie resteranno a loro e saranno poi inserite nel fascicolo d’ufficio;

  • Eventualmente, un’ulteriore copia per il fascicolo in studio;

1.2) La relata | chi la deve predisporre?

La relata è un atto di competenza dell’ufficiale giudiziario, questo lascerebbe intuire siano loro a doverla predisporre, ma no non è così; è ormai prassi che sia l’avvocato a scriverla.
Ecco una possibile formula:

RELATA DI NOTIFICA

Ad istanza di … [parte / avvocato] io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all’Ufficio Unico Notifiche presso il Tribunale di … ho notificato copia autentica e conforme del su esteso atto di citazione a:

  • Il Sig. …, nato a …, il …, residente in …, via …, n. …, (CF: …)
  • La società …, in persona del legale rappresentante pro tempore, sig. … (nato a …, il …, residente in …, via …, n. …, C.F.: …), con sede legale in …, Via … (CAP: …), Capitale Sociale Euro … interamente versato, C.F. / P. IVA …

Timbro e firma dell’ufficiale giudiziario

In casi estremi potrebbe andare bene anche un semplice: Ad istanza di … si notifichi a … scritto a penna sull’ultimo foglio bianco dell’atto.

1.3) G.S.A. | cos’è?

Il Programma GSA (Gestione Servizi Avvocati), è un software gestionale di presentazione delle richieste di notificazione allo sportello degli Uffici Notifiche, Esecuzioni e Protesti (Download Guida Utente). Attenzione però non tutti gli U.N.E.P la utilizzano.

Permette di predisporre in modo guidato:

  • la relata di notifica da allegare in calce all’originale e ad ogni copia.
  • la richiesta (eliminacode) che permette una fila privilegiata con tempistiche ridotte;

vantaggi sono evidenti:

  • riduce i tempi di attesa delle file allo sportello;
  • permette la predisposizione di apposite file privilegiate per gli utilizzatori;
  • riduce gli errori di trascrizione ed interpretazione dei dati inseriti;
  • permette l’avviso via Pec quando l’atto è pronto per il ritiro.

Ecco un esempio di stampe generate dal programma.

1.4) La collazione dei documenti | Cosa bisogna allegare, e come?

Una volta che abbiamo tutti i documenti dovremmo metterli insieme avendo cura di:

  • apporre i timbri o comunque segnare sulla prima pagina degli atti: “originale” / “copia per notifica”;
  • segnalare se la notifica vada eseguita in modo: “non urgente” / “urgente” / “in giornata“; “in una data determinata“;
  • segnalare se la notifica vada eseguita in modo: “a mani” / “per mezzo del servizio postale”;
  • apporre i timbri di congiunzione tra le pagine;
  • firmare l’originale, allegare la procura;

Fatto questo occorrerà fare altre due cose, ovvero ricontrollare tutto.
Di nuovo. Di nuovo ancora. Meglio farlo quando si è ancora in studio che ritrovarsi dinanzi all’ufficiale giudiziario che ci fa notare che manca qualcosa e dovremo tornare un altro giorno…

2) La fase operativa | la consegna all’ufficiale giudiziario

Dopo aver sbrigato tutte le incombenze allo studio è ora di recarsi all’U.N.E.P. (uffici notificazioni, esecuzioni e protesti) istituiti presso ciascun Tribunale.

 

2.1) Recarsi all’ufficio competente | come trovarlo e cosa portare con sé?

L’U.n.e.p. è strutturato in uffici, in questo caso dovremmo recarci nella sezione accettazione atti.
Prima di girovagare a zonzo sarebbe conveniente verificare sui rispettivi siti la posizione precisa degli uffici (esempio U.n.e.p. Napoli).

Prima di partire verifichiamo di avere con noi:

  • l’atto di citazione in originale (+ procura alle liti + relata);
  • tutte le n. copie (+ relata) per i vari destinatari;
  • la G.s.a. per risparmiare tempo con la fila privilegiata;
  • i contanti per le spese;

2.1.1) La notifica a mezzo posta

L’ufficiale giudiziario deve avvalersi del servizio postale per la notificazione degli atti in materia civile ed amministrativa da eseguirsi fuori del Comune ove ha sede l’ufficio.

In tal caso la notifica sarà effettuata a mezzo posta, dovremo quindi compilare busta e cartolina modello 23L; nel caso in cui ne fossimo sprovvisti potremo richiederla al medesimo ufficio notifiche.

Sarà necessario inserire:

  • i dati del mittente;
    • Nome e cognome
    • Indirizzo di domicilio
    • Codice di avviamento postale
    • Paese e sigla di provincia
  • i dati del destinatario.
    • Nome e cognome (con Intestazioni e titoli)
    • Indirizzo completo (nome della via, numero civico, codice di avviamento postale, nome della località, sigla della provincia)
    • Indicazioni aggiuntive (nome o numero dell’edificio, interno, scala)

Ulteriori informazioni a questo link.

2.2) La fila | come funziona?

Giunti a destinazione dovremo capire come funziona la fila, ogni tribunale è “organizzato” in modo diverso, essenzialmente può essere di 3 tipi:

  • una semplice fila fisica: come dal fruttivendolo;

  • organizzato su carta: grazie a qualche anima pia che ha piazzato un foglio da qualche parte e ci si mette a turno indicando numero e nome, avendo poi cura di cancellarsi;
  • turno con codice: tramite un totem eliminacode.

Compresa la logica di funzionamento, dopo essersi metti a turno, non resta che aspettare.

2.3) Innanzi all’ufficiale giudiziario

Una volta presa dimestichezza con le tempistiche potremmo facilmente fare qualcos’altro invece di aspettare immobili (altri adempimenti, udienze, ecc).

Giunto il nostro turno, dovremo:

  • consegnare gli atti allo sportello (sperando di non aver dimenticato nulla);
  • pagare (in contanti);
  • custodire gelosamente la ricevuta di presa incarico;

La forma e il contenuto della ricevuta è differente per ogni U.n.e.p.

3) La fase conclusiva | il ritiro e verifica della notificazione

Dopo del tempo indefinito, dovremmo tornare a verificare che l’atto sia “tornato”, se abbiamo usato la GSA riceveremo una notifica PEC in cui ci avviseranno che l’atto è pronto per essere ritirato.

3.1) Recarsi all’ufficio competente – cosa portare con sé?

Come anticipato, l’U.n.e.p. è diviso in diversi uffici, questa volta dovremmo recarci alla sezione ritiri (Es. Napoli).
Non serve molto, se non:

  • la ricevuta dataci al momento della consegna;
  • dei contanti per eventuali conguagli.

3.2) La fila | come funziona?

Come al punto 2.2 una volta giunti a destinazione dovremo capire come funziona la fila, ogni tribunale è “organizzato” in modo diverso, essenzialmente può essere di 3 tipi:

  • una semplice fila fisica: come dal fruttivendolo;

  • organizzato su carta: grazie a qualche anima pia che ha piazzato un foglio da qualche parte e ci si mette a turno indicando numero e nome, avendo poi cura di cancellarsi;
  • turno con codice: tramite un totem eliminacode.

Compresa la logica di funzionamento, dopo essersi metti a turno, non resta che aspettare.

3.3) Innanzi all’ufficiale giudiziario

Finalmente è giunto il momento in cui sapremo se è andato tutto bene.

  1. consegnare la ricevuta;
  2. ritirare gli atti, ricordiamo che le copie sono rimaste ai destinatari mentre l’originale è tornato a noi;
  3. verificare la relata di notifica in calce alla citazione.

In base a ciò che troveremo scritto nella relata si aprono diversi scenari:

  • se la notifica è stata effettuata in modo corretto, potremo iscrivere a ruolo in tutta tranquillità.

  • se la notifica non è stata effettuata, dovremo effettuare le dovute ricerche sull’effettivo domicilio prima di effettuare un nuovo tentativo di notifica, avendo cura di cambiare il giorno di udienza qualora i termini siano ormai troppo vicini al termine.

  • se la notifica è stata effettuata, ma potrebbe presentare dei vizi, potremo scegliere tra:

    • costituirci in giudizio e poi, nel caso, procedere alla rinnovazione ex art. 291 c.p.c.;
    • oppure, effettuare una nuova notifica (prestando sempre attenzione al rispetto dei termini per l’udienza).

Ricordiamo infine alcune differenze in base alle modalità con cui è stata effettuata la notifica:

  • se eseguita a mani, potremo controllare l’esito sulla relata di notifica, ma nel caso fosse negativa dovremo attendere l’avviso di ricevimento.

  • se eseguita a mezzo del servizio postale dovremo attendere che torni l’avviso di ricevimento (c.d cartolina verde) ove sarà indicato se l’atto è stato ricevuto o meno dal destinatario.

L’ulteriore passo da effettuare sarà l’iscrizione a ruolo entro 10 giorni.

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